COMIC ART n.19
COMIC ART n.19
Gli spettatori del teatro, sono tutti ipnotizzati, Shaw ne approfitta per entrare nel palazzo di Grisoz aggregandosi a una delegazione di minatori, giunto davanti a Grisoz spara, ma è solo un ologramma, costretto alla fuga, si rifugia nel grande distruttore, una fossa dove vengono gettati i rifiuti, nel frattempo Grisoz impaurito toglie l'embargo del Practolio, al che la terra ordina a Leina di eliminare Shaw, ubbidendo al comando, si accorge che non è un rinnovato ma, un umano e, per lei un dio. Terra, ghetto Delta 6, una navicella passa nel cielo distribuendo caramelle, il presidente Munnoy dice, erano i nostri padri, guarda come li abbiamo ridotti.
Due giovani si incontrano e, per il rumore sono costretti a urlare il loro amore, due uomini litigano, ma una banda suona li vicino e non riescono a sentirsi, una banda suona per varie parti della città mendicando spiccioli, ma quando un uomo si avvicina per offrirgli denaro per suonare al matrimonio della figlia, loro rispondono che devono continuare la loro turnee per la città.
La ragazzina salvata da Clarke e Kubrick, risulta essere la ladra delle carte di credito e, sa anche del pasticcio combinato dai 2 Kubrick pensa che in mezzo a tutto questo ci sia la C.i.d.a., ma la piccola smentisce, offrendosi di tovare una soluzione, l'organizzazione comunque, stà tenendoli d'occhio e, catturati, vengono portati da Armytage che, vuole spiegazioni. Questi gli confermano che la ragazza ha promesso di far sparire il contratto di vendita della Terra falsificato da quelli di Petros, Armytage dice che non è possibile, ma la ragazzina ha cambiato il contratto, vendendo anche aria e acqua del pianeta.
Dalla baruffa che ne segue, ne esce una vocina che indica l'alt a tutti spiegando che con il contratto così alterato, Petros voleva provocare un omicidio di massa, perchè senza aria e acqua non si vive e, un buon avvocato può vincere la causa.
Lei vuole un seno più grande e, si spalma una crema che sviluppa e rassoda all'istante, dopo un paio di minuti il seno è così grande che, non gli entrano più le magliette, si sveglia, ne deve parlare con il suo analista.
Il mondo è cambiato, della vecchia era non rimane più nulla, tutto è ricoperto dalle sabbie del nuovo deserto, ma dalle sabbie si erge l'arcobaleno di cristallo dove nelle sue immense sale la gente che possiede l'oro, può andare a cercare l'oblio con la suba una nuova droga che grazie a Ghira e al Cardinale Lovercraft, non manca mai grazie alla parentela con il Dio Ehren che sconfiggendo con le sue truppe il Signore di Lo, si è appropriato della sua fertile valle trasformandola in un immenso campo di papaveri. Ghira è la grande padrona del complesso, ma è anche colei che ha assassinato il Signore di Lo, Diana la veggente ha predetto che i due figli del signore si vendicheranno. Al che il Cardinale è corso ai ripari ingaggiando Shylock per scovarli e ucciderli. al suo arrivi Shylock chiede se fra i loro ospiti c'è un tipo di nome Lautrec detto il Normanno, questi viene portato in sua presenza, poi, siccome ha già un contratto, uccide sia il Cardinale e Ghira dandosi alla fuga con un Lautrec ancora sotto l'effetto della suba, con la sua nave del deserto, inseguito dagli sgherri di Ghira. Quando questi vengono a conoscenza dell'accaduto, decidono di spartirsi il bottino e andare a divertirsi per il resto della vita.
I quattro pellegrini andati in cerca di cibo, vedono in lontananza delle scie luminose che, si dirigono proprio verso il ponte dove hanno trovato il capanno da caccia. Visto che sono uccelli, gli sparano, ma sembra che le pallottole non gli facciano nulla, forse la rete trovata nel capanno serviva per catturarli. Decidono quindi di rientrare al rifugio. Intanto la ragazza che ha ascoltato la conversazione fra i cacciatori e la madre fugge, con il bambino, accortisi della fuga due di loro la inseguono, mentre Alvino il terzo figlio sembra essersi invaghito di lei e, si rifiuta.
L'inseguimento si fa duro in quanto la forte nevicata che sta scendendo cancella le tracce della fuggitiva.
E' difficile accoppiarsi per un millepiedi.
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