Un cacciatore torna verso la capanna infreddolito: all'amico che lo aspetta dice di non essere riuscito a prendere niente, se si vuol mangiare bisogna usare il vecchio sistema. L'altro non è daccordo, lui la pagliuzza non la vuole sfilare più, perde sempre e poi non ha più le braccia. L'uomo, mentre mangia, si lamenta con l'amico che dovrebbe fare un po' di ginnastica, la carne comincia a essere molle, l'altro su una sedia gli chiede se lo può aiutare, visto che gli mancano anche le gambe.

Thorgal è partito verso il continente a fare provviste e si è lasciato alle spalle la sua brulla isoletta, il figlio Jolan e la moglie Aaricia. Jolan è inquieto, vorrebbe un amico con cui giocare, Aaricia gli dice che il padre arriverà fra pochi giorni, il giorno dopo lo trova a pescare in un posto isolato con uno strano bracciale al polso. Egli sostiene che glielo abbia regalato Alinoe. Chi è Alinoe? E' l'amico di giochi immaginario di Jolan che, prende forma fisica e comincia a minacciare Aaricia. Jolan, accortosi del pericolo che corre la madre, cerca di disfarsi di Alinoe, ma questi lo attacca. Aaricia lo salva, e i due si rifugiano su uno scoglio aspettando Thorgal. Il giorno dopo Aaricia torna sull'isola per procurarsi il cibo per Jolan, ma Alinoe si impossessa della sua mente e la mette contro il figlio che per sfuggire si butta in acqua da una rupe. Quando tutto sembra perduto, Thorgal, che ha visto la scena dalla barca, si tuffa per salvare il figlio tagliando con il coltello lo strano bracciale che ha al polso. Quando i due riemergono, Alinoe è sparito e tutto sembra tornato alla normalità.

Un uomo taglia un lungo ramo, poi sale sul filo dell'orizzonte e fugge dall'isola.